Gildone - Festa di San Antonio (festa di pane)
DEVOZIONE E TRADIZIONE
A giugno di ogni anno ( giorno da fissare) ricorrono i festeggiamenti
in onore di Sant'Antonio da Padova e Sacro Cuore di Gesù, a Gildone
(CB) dove ogni anno i Santi vengono portati a spalla nella caratteristica
processione del pane. Le donne del paese sfilano nel corteo con in testa
grandi cesti pieni di pane e ornati di gigli, il fiore simbolo del Santo.
Le donne, tra le più esperte e devote, riescono a portare fino
a 15kg di pane sulle proprie teste sfilando in processione con equilibrio
e passo sicuro. La tradizione del pane è secolare e non si è
mai interrotta.
Secondo un prima tesi tutto risale al miracolo del piccolo Tommasino
che era annegato e poi resuscitato. In quell'occasione la madre aveva
offerto ad ogni povero tanto grano quanto pesava suo figlio. Invece c’è
un altra tesi che pare più accreditata, che la devozione del pane
entra nella festa in onore di Sant'Antonio negli anni '30, quando a Gildone
arrivò la levatrice Amabile Tezzon, (a l’epoca i bambini
nascevano in casa) signora proveniente da Rovigo. Un tredici giugno, quando
la processione del Santo passava davanti la sua casa, (a mez le caser
nove) questa signora fece trovare un altarino su cui aveva posto alcune
pagnottelle di pane che, dopo la benedizione, distribuì ai poveri
del paese. Negli anni successivi la Commissione organizzatrice della Festa
fece propria questa iniziativa. La farina, donata dai proprietari, veniva
lavorata e si preparavano pani in abbondanza. La mattina della festa,
ancora oggi, il pane benedetto viene distribuito a tutta la popolazione.
Il culto di Gildone verso Sant'Antonio da Padova si deve invece ai monaci
dell'ordine di Sant'Agostino insediatosi nell'antico casale bulgaro di
Sant'Andrea ancor prima dell'anno mille. La chiesa del loro convento,
intitolata a Santa Maria Decorata.
Legata alla tradizione del pane c'è quella della Tredicina: tredici
bambini si riuniscono ogni sera nei dodici giorni che precedono la festa;
davanti all'altare adornato con ceri e gigli i bambini si raccolgono in
preghiera davanti un antico quadro raffigurante Sant'Antonio. Il tredicesimo
giorno, prima della processione, indossano il saio trasformandosi nei
cosiddetti monacell. Con una pagnottella di pane e un giglio seguono il
Santo in processione.
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